top of page

STORIA COMMISSIONE CASE FAMIGLIA

Nasce nel 1920 la prima casa famiglia gestita dal Circolo, oggi intitolata a S. Giovanni Paolo II, dedicata all’accoglienza dei genitori dei bambini ricoverati presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. 

 

Una Casa famiglia che apre le proprie braccia quotidianamente a quanti necessitano ancora oggi di un posto dove sentirsi accolti durante il periodo di cura dei propri figli e rispondere alle loro necessità in un momento difficile della loro vita.

 

La struttura, che si compone di 15 stanze con bagno, arredate semplicemente, per un totale di 25 posti letto, mette a disposizione delle famiglie una cucina per preparare autonomamente i pasti e una piccola Cappella.

 

La Casa Famiglia Giovanni Paolo II è sita tra il Tevere e le pendici del Gianicolo, accanto a Piazza Santa Maria in Trastevere, nel cuore della vecchia Roma, a pochi minuti dalla sede del Gianicolo dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

 

Dopo circa trent’anni dall’avvio dell’attività di accoglienza, agli inizi degli anni Sessanta fu chiusa la Casa famiglia “Principessa di Piemonte “, sita in via in Selci.

 

Agli inizi degli anni Sessanta, il Santo Padre Paolo VI, attento alle Opere di carità del Circolo, gli concesse l’edificio di Via S. Giovanni in Laterano 79, situato a metà strada tra la Basilica di S. Giovanni in Laterano ed il Colosseo, per “dare asilo alle fanciulle ed alle giovani lontane dalle famiglie per motivi di lavoro o di studio, lasciate sole e senza guida in una grande città quale Roma”.

 

Negli anni sono state molte le ragazze ospitate, per motivi di studio o di lavoro, che hanno sempre trovato nella Casa, ora intitolata al “S. Paolo VI”, un ambiente pieno di calore e prodigo di insegnamenti: una vera famiglia, grazie anche all’assistenza ed all’accoglienza delle Suore d’Ivrea prima e delle Maestre Pie Venerini dopo.

 

Attualmente sono in corso importanti lavori di rinnovamento e riconversione, in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, per permettere quanto prima di poter ospitare, i familiari dei bambini lì ricoverati, provenienti da ogni parte del mondo.

 

Nonostante i lavori, il culto della “Madonnina del 16” - una statua così chiamata per le grazie che si moltiplicano dal 16 ottobre 1949, quando fu posta nella precedente Casa di via in Selci - continua con la celebrazione della Santa Messa, il 16 di ogni mese.

bottom of page